Disconoscimento della paternità: il rifiuto dell’accertamento genetico costituisce argomento di prova. Cass. Civ., Sez. I, Ord. 29 novembre 2024, n. 30749
per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi |
In relazione alle domande di accertamento della paternità, come anche in quelle di disconoscimento, il rifiuto volontario di sottoporsi all'accertamento genetico, pur essendo il frutto di una scelta non coercibile, è suscettibile di essere valutato ai sensi dell'art. 116 c.p.c. in modo tendenzialmente coerente con il grado di efficacia probatoria dell'esame, e non alla stregua di un qualunque altro comportamento processuale omissivo della parte
Cfr. Cass. n. 1773/2013
Rif. Leg. Art. 244 c.c.
Azione di disconoscimento della paternità – Termine di decadenza – Decorrenza – Adulterio della madre – Scoperta - Prova
Nanti la Suprema Corte viene impugnata la sentenza con la quale la Corte territoriale, in riforma della pronuncia di primo grado, ha accolto la domanda di disconoscimento della paternità, ritenendo tempestiva l'azione proposta dal padre ed osservando che, successivamente alla sentenza della Corte Costituzionale n. 266 del 2006 - che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 235, secondo comma, c.c. nella parte in cui subordinava l'esame delle prove ematologiche alla previa dimostrazione dell'adulterio della moglie - l'accertamento ematico-genetico è divenuto la prova principale anche nelle azioni di disconoscimento della paternità e non più soltanto in quelle di riconoscimento.
La Suprema Corte ritiene inammissibili i primi due motivi di impugnazioni in quanto rivolti a sollecitare una diversa valutazione dei fatti, avendo la Corte territoriale affermato, con motivazione priva di vizi logici ed esauriente e conforme alla giurisprudenza di legittimità (Cfr. Cass. n. 7747/2004), che il rifiuto ingiustificato di sottoporsi all'esame ematogenetico opposto dalla moglie e dai due figli dell'attore costituiscono rilevanti argomenti di prova del disconoscimento della paternità ove, come nella specie, posti in correlazione con le altre emergenze istruttorie valutate anche in relazione alla prova dell'adulterio in periodo compatibile con il concepimento.
L'invocato sindacato del giudice di merito sul diverso apprezzamento del suddetto rifiuto ancora una volta non è ammissibile in sede di legittimità in quanto evidentemente volto al riesame dei fatti.
Il ricorso pertanto viene respinto.
editor: Fossati Cesare
Venerdì, 3 Gennaio 2025
Dichiarazione giudiziale di paternità: anche il test del DNA sui figli del ... |
Venerdì, 20 Dicembre 2024
Per la dichiarazione giudiziale di paternità e maternità naturale non è obbligatoria ... |
Venerdì, 22 Novembre 2024
Lecito il rigetto della domanda di impugnazione del riconoscimento consapevolmente falso - ... |
Venerdì, 22 Novembre 2024
Azione di disconoscimento di paternità e termine di natura decadenziale - Cass. ... |