La separazione personale fra i coniugi non osta alla configurabilità del delitto di maltrattamenti in famiglia - Cass. Pen., Sez. VI, Sent., 27 giugno 2025, n. 23956
Integrano il reato di maltrattamenti in famiglia, e non quello di atti persecutori, le condotte vessatorie nei confronti del coniuge che, sorte in ambito domestico, proseguano dopo la sopravvenuta separazione di fatto o legale, in quanto il coniuge resta persona della famiglia fino allo scioglimento degli effetti civili del matrimonio, a prescindere dalla convivenza, dal momento che la separazione è condizione che non elide lo status acquisito con il matrimonio, dispensando dagli obblighi di convivenza e fedeltà, ma lasciando integri quelli di reciproco rispetto, assistenza morale e materiale, e collaborazione, che discendono dall'art. 143, comma 2, c.c.
Diritto penale della famiglia - Maltrattamenti in famiglia – Condotte vessatorie nei confronti del coniuge – Separazione dei coniugi; Rif. Leg. Art. 572 c.p.
editor: Ferrandi Francesca
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