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Mentre il primo giudice aveva escluso la ricorrenza del reato di maltrattamenti in famiglia, in considerazione della lunga durata del rapporto matrimoniale, e della ritenuta sporadicità della condotta,  anche per periodo
successivo alla comunicazione da parte della donna dell'intenzione di separarsi, la suprema corte di legittimità ha inquadrato comunque la condotta dell'uomo nella fattispecie giuridica ex art 572 c.p.,
La reiterazione di condotte prevaricatrici e svalutanti si estrinseca, infatti,  nella volontà di sopraffazione tipica
del delitto di maltrattamenti, che si realizza anche in archi di tempi limitati, ove
con pluralità di condotte aggressive rapportabili ad unico elemento determinatore, nella specie individuabile nell'aggressività maggiore scatenata a seguito della decisione della donna di separarsi.

autore: Francesca Zadnik