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La funzione di vigilanza attiva del giudice tutelare e la competenza sull'impugnazione dei decreti ex art. 337 c.c. - Tribunale di Modena, decreto 21 aprile 2021

Si ringrazia l'avv. Simona Galante per la segnalazione del provvedimento

Tribunale di Modena, decreto 21 aprile 2021, Presidente dott. Riccardo Di Pasquale, Giudice Relatore dott.ssa Susanna Zavaglia, Giudice dott. Umberto Castagnini per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi
Nota di Simona Galante per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Per l’effettiva esecuzione dei provvedimenti concernenti le modalità di frequentazione, facendo leva sull’interpretazione estensiva della funzione di vigilanza attiva del giudice Tutelare - che consente l’intervento anche sulle c.d. questioni accessorie o meramente esecutive, nell’ambito delle quali va inclusa la cornice dei tempi di frequentazione tra prole e genitori - non appare inopportuna l’attivazione del potere di vigilanza di detto giudice tramite l’ausilio dei Servizi sociali, cui va richiesto di relazionare direttamente a quest’ultimo. Il giudice tutelare, alla luce dell’attuale quadro della situazione familiare come riportato dai Servizi, potrà eventualmente convenire con i predetti e le stesse parti ulteriori specifici interventi da porre in essere per assicurare l’effettiva attuazione del diritto del minore alla bigenitorialità.
Il Tribunale ordinario è competente a decidere il reclamo proposto avverso il decreto emesso dal Giudice tutelare ex art. 337 c.c., dovendosi ritenere che il richiamo effettuato al tribunale per i minorenni dall’art. 45 disp. att., c.c., sia frutto del mancato coordinamento di tale norma con la riforma del diritto di famiglia del 2012 e 2013, che, nel riscrivere l’art. 38 disp. att. c.c., ha statuito la competenza del tribunale ordinario nei giudizi ai sensi dell’art. 316 c.c.; poiché il potere di vigilanza attribuito dall’art. 337 c.c. al G. T. ha ad oggetto anche l’osservanza delle condizioni stabilite dai tribunali ordinari all’esito di tali giudizi, deve ritenersi che i decreti emessi nell’esercizio di tale potere dall’organo di vigilanza siano soggetti, al prioritario fine di concentrazione delle tutele, all’esame dell’Ufficio che tali condizioni ha sancito.

Minori - Affidamento dei figli - Aspetti processuali; Rif. Leg. Art. 337 c.c.

editor: Ferrandi Francesca