Tentato omicidio aggravato del minore. Il Giudice deve valutare la possibilità di una misura alternativa al carcere - Cass. Pen., Sez. I, sent. 3 luglio 2025 n. 24512

Cass. Pen., Sez. I, sentenza 3 luglio 2025 n. 24512 – Pres. De Marzo, Cons. Rel. Centonze per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

La custodia cautelare intramuraria disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni nei confronti di un minore imputato per il tentato omicidio aggravato ai danni della madre, deve essere applicata tenendo conto degli elementi sintomatici della pericolosità sociale dell'indagato, necessari per valutare la ricorrenza delle esigenze di cui all'art. 274, comma 1, lett, c), cod. proc. pen., ma anche l'adeguatezza della misura intramuraria disposta nei suoi confronti, la cui consistenza - alla luce della condizione minorile del ricorrente, della sua incensuratezza e della situazione di estremo disagio familiare nella quale versava - potrebbe legittimare una differente e meno severa valutazione cautelare, anche in considerazione della disponibilità manifesta da alcuni parenti dell'indagato ad accoglierlo presso la loro abitazione.

La S.C. ha annullato l’ordinanza impugnata limitatamente all’adeguatezza della misura applicata, ritenendo che la disponibilità di alcuni familiari del minore, diversi dai genitori, disposti a ospitarlo, nell'ipotesi di un'eventuale allocazione dell'indagato presso un'abitazione dove scontare una misura restrittiva domiciliare meritava di essere esaminata con maggiore attenzione dal Tribunale per i minorenni di Napoli, che avrebbe dovuto verificare se tale prospettiva cautelare, alla luce delle peculiari condizioni personali e familiari dell'indagato, poteva risultare idonea ad avviare un percorso rieducativo utile al suo recupero.

Diritto penale minorile – Tentato omicidio aggravato – Custodia cautelare intramuraria - Misure cautelari alternative – Rif. Leg. artt. 56, 110, 575 e 577, primo comma, nn. 1 e 3, cod. pen.; art. 274, comma 1, lett. c), cod. proc. pen.; art. 20 d.P.R. 22 settembre 1988, n. 448.

editor: Cianciolo Valeria