Interdizione legale: è competente il Tribunale di luogo di ultima dimora abituale prima dell’inizio della detenzione. Cass. Civ., Sez. I, Ord. 1° maggio 2025, n. 11483

Lunedì, 5 Maggio 2025
Giurisprudenza | Competenza | Legittimità
Cass. civ., Sez. I, Est. Iofrida, Ord., 01/05/2025, n. 11483 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

La competenza per la tutela dell'interdetto legale, ove questi si trovi in stato di detenzione, è devoluta al Tribunale del luogo della sua ultima dimora abituale prima dell'inizio della detenzione, non trovando applicazione il criterio della sede principale degli affari e interessi, che presuppone l'elemento soggettivo del volontario stabilimento.

Cass. 20.5.2024, n. 13914

Rif. Leg. Artt. 45, 343, 424 c.c. 

Interdizione legale – Ultima residenza – Centro degli interessi – Dimora abituale – Regolamento di Competenza

Il Tribunale di Alessandria solleva nanti la Corte di Cassazione regolamento di competenza in relazione al procedimento di tutela di un condannato in stato di interdizione legale.

Il Giudice tutelare presso il Tribunale di Ivrea, preso atto del trasferimento del condannato, ha revocato il precedente tutore, nominando i servizi sociali territorialmente competenti e rimettendo il fascicolo al Collegio per il trasferimento della procedura presso il Tribunale di Alessandria.

Il regolamento di competenza sollevato dal Tribunale di Alessandria è ritenuto fondato.

La Corte di Cassazione, in linea con i propri precedenti, rileva che la competenza per territorio in ordine alla procedura di tutela dell'incapace di cui all'art. 343 c.c. si radica nel luogo in cui si trova la sede principale degli affari e degli interessi dell'interdetto alla data della sua apertura, restando irrilevanti gli eventuali successivi spostamenti di dimora in ragione dell'applicazione del principio generale della "perpetuatio iurisdictionis", eccezionalmente derogabile, ai sensi dell'art. 343, comma 2, c.c., solo per giustificate esigenze riguardanti il collegamento tra il tutore e l'ufficio giudiziario cui è demandato il controllo sulla sua attività.

In tema di interdizione legale, la competenza del Tribunale si determina sulla base dell'ultima residenza anagrafica anteriore all'instaurazione dello stato detentivo, salvo che risulti provato un diverso domicilio, quale centro degli affari ed interessi, non identificabile però nel luogo in cui è eseguita la pena detentiva, non trattandosi di un luogo volontariamente scelto dal soggetto

Nella specie, l'ultima dimora abituale dell'interdetto legale, prima dell'inizio della detenzione, era situata nel circondario del Tribunale di Torino e non risulta in atti alcuna prova di un diverso domicilio, nel quale l'interdetto legale abbia stabilito - in data anteriore all'inizio della detenzione - la sede principale dei suoi affari e interessi.

Il Tribunale competente è quindi quello di Torino.

Né la nomina di un nuovo tutore, a tal fine preordinata, è tale da procurare un mutamento effettivo del criterio di competenza territoriale sopra indicato.

editor: Fossati Cesare