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ll reato di maltrattamenti in famiglia è integrato anche se intervallato da momenti di pace - Cass. Pen., Sez. III, Sent., 13 maggio 2024, n. 18612

Mercoledì, 22 Maggio 2024
Giurisprudenza | Legittimità | Maltrattamenti e stalking
Cass. Pen., Sez. III, Sent., 13 maggio 2024, n. 18612; Pres. Sarno, Rel. Cons. Zunica per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

In tema di maltrattamenti contro familiari e conviventi, la consistenza dello iato temporale tra le condotte realizzate in danno delle medesime persone offese non rileva al fine di escludere l'abitualità del reato, anche se l'interruzione temporale può valere a qualificare le distinte serie di condotte illecite quali reati autonomi, uniti dal vincolo della continuazione. Del resto, il reato in questione è integrato anche quando le sistematiche condotte violente e sopraffattrici non realizzano l'unico registro comunicativo con il familiare, ma sono intervallate da condotte prive di tali connotazioni o dallo svolgimento di attività familiari, anche gratificanti per la parte lesa, poiché le ripetute manifestazioni di mancanza di rispetto e di aggressività conservano il loro connotato di disvalore in ragione del loro stabile prolungarsi nel tempo.


Diritto penale della famiglia – Maltrattamenti in famiglia –Configurazione del reato; Rif. Leg. Art. 572 c.p.

autore: Ferrandi Francesca