Tribunale di Roma, Est. Pratesi, sentenza 26.07.23

A fronte di comportamenti intrusivi di un genitore in danno del figlio, apertamente contrari all’interesse dello stesso e definiti da tutti i professionisti intervenuti in giudizio come forieri di un serio rischio evolutivo, nonché costantemente inosservanti dei provvedimenti adottati in sede giudiziale e dei suggerimenti e delle prescrizioni dei Servizi Sociali e del personale sanitario intervenuto a vario titolo, va dichiarata la decadenza dalla responsabilità genitoriale.

Considerato che la relazione con l’altro genitore è ancora da ricostruire, va sospesa la sua responsabilità genitoriale, sino a che permarranno le condizioni che impongono di mantenere fermo l’affidamento ai Servizi e disposto il collocamento della minore in casa famiglia e confermato il ruolo del curatore speciale che permarrà in tale veste sino al passaggio in giudicato della sentenza, ed assumerà successivamente la veste del curatore prevista dal nuovo rito dei procedimenti familiari, previa trasmissione degli atti all’ufficio del giudice tutelare; al quale è affidato il compito di monitorare l’andamento del percorso ed il trasferimento della minore verso la casa famiglia, di concerto con i Servizi, e di segnalare al PM – per le iniziative di sua competenza – ogni successivo sviluppo che suggerisca di modificare l’assetto attuale.

Separazione personale dei coniugi – addebito - affidamento e mantenimento del figlio - decadenza e sospensione della responsabilità genitoriale – provvedimenti convenienti – curatore speciale  - coordinazione

 

Rif. Leg.: art. 330-333 c.c. – art. 473-bis.8 cpc

editor: Fossati Cesare