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Quantificazione del danno endo-familiare legato alla lesione subita per il riconoscimento giudiziale del rapporto di paternità - Cass. Civ., Sez. I, ord. 4 aprile 2023 n. 9293

Sussistente il danno non patrimoniale derivante dal dolore della figlia, dal suo turbamento, in conseguenza della mancanza della figura paterna nell'intero arco della vita. Trattandosi di pregiudizio a beni immateriali, particolare rilievo assume la prova presuntiva, attraverso la quale il giudice deduce dal fatto noto quello ignoto, secondo un principio di probabilità.


Riconoscimento di paternità - Filiazione – Lesione - Risarcimento del danno endo-familiare – Prova presuntiva - Cognome - Rif. Leg. artt. 147 e 148 cod. civ.; artt. 114, 115 e 116 c.p.c.; artt. 3 e 30 Cost.

Cass. Civ., Sez. I, ord. 4 aprile 2023 n. 9293 – Pres. Genovese, Cons. Rel. Amatore per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Nel caso in esame, il fatto noto, come accertato all'esito dell'istruttoria, era la totale assenza del padre, che non aveva mai partecipato né alla cura, né all'istruzione né al sostegno morale della figlia. applicando a tali fatti noti le comuni regole di esperienza - dalle quali discende che l'assenza del padre non può che ingenerare profonda sofferenza nel figlio per la privazione di beni fondamentali quali la cura, l'affetto e l'amore genitoriale - doveva ritenersi provato il lamentato danno non patrimoniale.
La cassazione ha rigettato il ricorso dell’uomo era stato condannato al pagamento della somma di € 45.000,00 a titolo di rimborso pro quota delle spese pregresse di mantenimento della minore e della somma di € 25.000,00 a titolo di risarcimento dei danni.

autore: Cianciolo Valeria