La convivenza non impedisce il riconoscimento della sentenza di nullità ecclesiastica per vizi genetici. Cass. Sez. I, Ord. 4 gennaio 2023 n. 149
La convivenza coniugale, benché circostanza significativa per l’ordinamento ove protrattasi per tre anni dalla celebrazione del matrimonio concordatario, e rilevante ai fini dell’ordine pubblico italiano, non è ostativa alla dichiarazione di efficacia della sentenza di nullità pronunciata dal tribunale ecclesiastico per vizi genetici del "matrimonio-atto" riconosciuti anche dall'ordinamento interno.
Nullità del matrimonio – diritto canonico – riconoscimento – rilievo della convivenza ultratriennale – vizi genetici – non sussiste
Rif. Leg.: art. 797 c.p.c.
Lunedì, 9 Gennaio 2023
Giurisprudenza
| Legittimità
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| Riconoscimento delle sentenze straniere
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