Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura anche attraverso la grave ingiuria - Cass. Pen., Sez. VI, sent. 6 maggio 2021 n. 17616
Venerdì, 7 Maggio 2021
Giurisprudenza
| Legittimità
| Diritto penale della famiglia
| Violenza - Ordini di protezione
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Anche se gli operatori di polizia intervenuti non hanno assistito a manifestazioni di violenza fisica o di minaccia dell’indagato verso la persona offesa tali condotte non esauriscono il delitto di maltrattamenti nè sono indispensabili per la relativa integrazione, potendo lo stesso realizzarsi anche attraverso la grave ingiuria, la prevaricazione e l’umiliazione la vessazione tali da provocare nella vittima una condizione di abituale prostrazione.
Nel caso di specie, le dichiarazioni della persona offesa e la situazione presentatasi alla vista degli operatori di polizia intervenuti che hanno trovato in lacrime, sulle scale del condominio, la moglie e il figlio dell’indagato, rendevano ampiamente giustificabile la valutazione di ipotizzabilità del reato di maltrattamenti, immediatamente denunciato dalla donna e formalizzato in querela qualche ora dopo.
Maltrattamenti – Violenza privata – Minaccia - Rif. Leg. artt. 572 cod. pen.
autore: Cianciolo Valeria
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