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Impugnazione del riconoscimento di figlio naturale per difetto di veridicità  - Trib. Foggia, sentenza 27 aprile 2021

Nel caso di specie il Tribunale di Foggia ha riconosciuto al minore il diritto alla conservazione del proprio cognome in seguito all’accertamento genetico tra padre e figlio che ha rilevato l’insussistenza, tra gli stessi, di un rapporto parentale di primo grado.

Si ringrazia l'avv. Michela Labriola, Vice direttrice della Rivista OndiF, per la segnalazione del provvedimento.

Mercoledì, 5 Maggio 2021
Giurisprudenza | Merito | Filiazione | Minori | Riconoscimento / Disconoscimento Sezione Ondif di Foggia
Trib. Foggia, Sez. I Civ., Sentenza 27 aprile 2021, Pres. Buccaro, Rel. Loiodice per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi
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L’interesse del minore alla conservazione del cognome, quale mero segno distintivo della sua identità personale, prevale sulla tutela del cognome quale segno indicativo di una discendenza familiare. Pertanto, è fatto salvo il diritto del minore alla conservazione del proprio cognome anche nell’ipotesi in cui l’accertamento della relazione parentale tra il padre e il minore abbia escluso la paternità del genitore.

FILIAZIONE – Minori – Riconoscimento figlio naturale – Difetto di veridicità – Impugnazione; Rif. Leg. Art. 263 c.c.

editor: Ferrandi Francesca