Revocato il fondo patrimoniale anche per la variazione qualitativa del patrimonio del debitore - Tribunale di Teramo, sent. 16 settembre 2020
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Ai fini dell'azione revocatoria ordinaria, per l'integrazione del profilo oggettivo dell'"eventus damni" è sufficiente che l'atto di disposizione del debitore abbia determinato maggiore difficoltà od incertezza nell'esazione coattiva del credito, potendo il detto "eventus damni" consistere in una variazione non solo quantitativa, ma anche qualitativa del patrimonio del debitore. A tal fine, l'onere probatorio del creditore si restringe alla dimostrazione della variazione patrimoniale, senza che sia necessario provare l'entità e la natura del patrimonio del debitore dopo l'atto di disposizione, non potendo il creditore valutarne compiutamente le caratteristiche. Per contro, il debitore deve provare che, nonostante l'atto di disposizione, il suo patrimonio ha conservato valore e caratteristiche tali da garantire il soddisfacimento delle ragioni del creditore senza difficoltà. (Nel caso di specie, il pregiudizio era evidente per la natura gratuita dell'atto di costituzione di fondo patrimoniale, posto in essere dalla debitrice, idoneo a pregiudicare le ragioni dei creditori).
Azione revocatoria - Fondo patrimoniale - Onere probatorio – Rif. Leg. artt. 2740 e 2901 cod. civ.
editor: Cianciolo Valeria
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