Il marito tiene una condotta aggressiva e violenta nei confronti della moglie - Gli viene addebitata la separazione (Cass. sent. n° 8928/2012)
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La condotta tenuta da uno dei coniugi dopo la
separazione e in prossimità delle stessa, se pure priva di efficacia autonoma nel determinare
l'intollerabilità della convivenza, può in ogni caso essere valutata dal giudice, quale elemento alla
luce del quale valutare la condotta pregressa ai fini del giudizio di addebitabilità e il giudice può
inferire, sulla base di un comprovato episodio di violenza, la veridicità della denuncia di precedenti
comportamenti analoghi, verificatisi all'interno della mura domestiche. Inoltre, a fronte dei
comportamenti violenti del marito nei confronti della moglie il giudice è esonerato dal dovere di
comparare con gli stessi, ai fini dell'adozione delle relative pronunce, il comportamento del coniuge
che sia vittima delle violenze. Così la Cassazione con la Sentenza n. 8928/2012.
autore: Lessi Maria Pia
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