- Cass. Sez. I, 17 dicembre 2007, n.26571
La violenza costituisce
sempre causa di addebito e non può mai essere giustificata come reazione al comportamento dell'altro
coniuge
Qualora i fatti accertati a carico di un coniuge si traducano nell'aggressione a beni e
diritti fondamentali della persona, quali l'incolumità e l'integrità fisica, morale e sociale
dell'altro coniuge, oltrepassando quella soglia minima di solidarietà e di rispetto comunque
necessaria e doverosa per la personalità del partner, essi sono insuscettibili di essere giustificati
come ritorsione e reazione al comportamento di quest'ultimo; in tali casi, anche la comparizione con
tale comportamento non può costituire un mezzo per escludere l'addebitabilità nei confronti del
coniuge che quei fatti ha posto in essere.
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