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Violenza domestica e inattendibilità della ritrattazione - Cass. Pen., Sez. VI, sent. 19 febbraio 2024 n. 7289

Cass. Pen., Sez. VI, sentenza 19 febbraio 2024 n. 7289 – Pres. Ricciarelli, Cons. Rel. Di Nicola Travaglini per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Nel delitto di violenza domestica le mancate denunce, i ridimensionamenti, i supposti riappacificamenti, le ritrattazioni della persona offesa, così come le remissioni di querela, anziché costituire elementi per escludere il reato e la sua reiterazione, possono essere addirittura sintomatici del contrario ovverosia dell'esposizione della vittima alla prosecuzione o all'aggravamento della relazione maltrattante attraverso minacce, ricatti, intimidazioni, rappresaglie e condizionamenti, a maggior ragione quando si sia al cospetto di una persona offesa che, in assenza di adeguate forme di protezione, rischia di essere vittima certa delle ritorsioni dell'imputato.


Maltrattamenti – Abitualità della condotta maltrattante – Prove - Violenza di genere – Ritrattazione della persona offesa - Rif. Leg. artt. 81, 387-bis, 572 e 614 cod. pen.; art. 500 cod. proc. pen; art. 55 della Convenzione di Istanbul.

autore: Cianciolo Valeria