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Poiché obbligo educativo e obbligo di mantenimento sono tendenzialmente tra loro connessi, l'avere il figlio contratto matrimonio non è circostanza che può essere svalutata dal giudice del merito essendo al contrario un importante indice di una raggiunta autonomia di vita e di scelte, la quale esclude il perdurante diritto-dovere di educare e mantenere.

Modifica delle condizioni di separazione – mantenimento figli maggiorenni – presupposti – onere della prova - autoresponsabilità

Rif. Leg.: art. 710 cpc – art. 337-septies cc

• §§

I giudici di merito, tribunale e Corte d'Appello di Bari avevano, entrambi, rigettato la richiesta del padre, ex art. 710 c.p.c., di eliminazione dell'assegno di mantenimento in favore della figlia maggiorenne, di 22 anni, che si era sposata e che aveva acquisito il diploma di parrucchiera, versamento effettuato jure proprio direttamente ancora alla madre.

Quest'ultima si era difesa affermando che la figlia viveva ancora a casa con lei perché priva di reddito e che anche il marito della ragazza era privo di reddito. 

I giudici baresi avevano dato torto al padre sostenendo che non era riuscito a provare l'inerzia colpevole della figlia nel reperimento del lavoro, dando per buona l'affermazione della non convivenza degli sposi novelli sulla base del mero dato formale della diversa residenza. 

Decisivo il rilievo della violazione e inversione dell'onere della prova, che non spetta al padre quando si tratta non solo di attribuire ex novo il diritto al mantenimento del figlio maggiorenne, ma anche di dimostrare il successivo venir meno di quell'obbligo.

Il principio di autoresponsabilità onera il figlio della prova della propria dipendenza.

autore: Fossati Cesare