inserisci una o più parole da cercare nel sito
ricerca avanzata - azzera

Il riconoscimento del figlio è conseguenza diretta della sentenza che tiene luogo del mancato consenso della madre. Trib. Roma 26 maggio 2017

Tribunale di Roma, sentenza 26 maggio 2017 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Nel costituirsi la madre non contestava la paternità del ricorrente bensì eccepiva la sua inadeguatezza, inaffidabilità, aggressività e violenza verbale nonché il disinteresse mostrato nel corso della gravidanza e nei primi tre anni di vita del bambino.
La sentenza resa ex art. 250 c.c. non si limita alla autorizzazione al riconoscimento ma è sostitutiva del riconoscimento di talché produce immediatamente l'effetto dell'annotazione della paternità nell'atto di nascita.

autore: Fossati Cesare