Il convivente non succede nel contratto di locazione se non vi sono figli minori. - Corte cost. 11 giugno 2003, n. 204
- Locazione -
E'
manifestamente infondata, in riferimento all'art. 3 Cost., la questione di legittimità costituzionale
dell'art. 6 l. n. 392 del 1978, nella parte in cui non prevede che, in caso di cessazione della
convivenza more uxorio, al conduttore di un immobile ad uso abitativo succeda nel contratto di
locazione il convivente rimasto nella detenzione dell'immobile, anche in mancanza di prole comune.
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