Discutibili tesi della Cassazione in materia di mantenimento diretto e spese “straordinarie”, di Marino Maglietta
Nota a Ordinanza della Corte di Cassazione 6 marzo 2023 n. 6652.
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Aspetti non innovativi
Curiosamente, l’ordinanza che qui si commenta ha ricevuto attenzione pressoché esclusivamente su aspetti del tutto pacifici, anche se rimarcati. Non appare, infatti, sorprendente che il contributo al mantenimento dei figli debba rispettare la proporzionalità rispetto alle risorse. Allo stesso modo, nessuno può stupirsi se nella valutazione delle risorse devono comparire tutte le fonti di reddito, tanto mobiliari che immobiliari. Ovvero che le spese imprevedibili non possono essere forfettizzate ab initio. E simili. In effetti, va tuttavia riconosciuto che la Suprema Corte si impegna in una dettagliata ricostruzione dei motivi per i quali si giunge a tali (scontate) conclusioni. L’ordinanza è corposa, ma è alimentata da una quantità di considerazioni che, a distanza di oltre 17 anni dall’introduzione della legge 54/2006 dovrebbero potersi ritenere acquisite.
Resta il fatto che, come questa nota dimostra, l’intervento della Cassazione può considerarsi tutt’altro che inutile. Ma questo proprio perché aspetti del tutto incontestabili sono mescolati ad argomenti che lasciano fortemente perplessi.
continua
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