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Il reato di violenza sessuale concorre formalmente con il reato di concussione - Cass. Pen., Sez. VI, Sent., 26 aprile 2022, n. 15876

Cass. Pen., Sez. VI, Sent., 26 aprile 2022, n. 15876 – Pres. Criscuolo, Cons. Rel. Villoni per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Il reato di violenza sessuale commesso mediante abuso della qualità e dei poteri del pubblico ufficiale, può concorrere formalmente con il reato di concussione, trattandosi di reati che tutelano beni giuridici diversi, posti a salvaguardia di distinti valori costituzionali, rappresentati dal buon andamento della P.A. e dalla libertà di autodeterminazione della persona nella sfera sessuale.
Il reato di violenza sessuale commesso mediante abuso della propria posizione approfittando delle condizioni della persona offesa al momento del fatto può concorrere con il delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità, trattandosi di reati diversi sia nei beni giuridici tutelati, sia nella struttura delle condotte costitutive, poichè mentre l'abuso insito nella induzione indebita va riferito al soggetto agente, quello insito nel delitto di violenza sessuale va correlato alla vittima, ferma restando quale elemento comune una condotta induttiva di tipo approfittatrice tale da condizionare - seppure al di fuori di condotte violente, minacciose o costrittive - la volontà del soggetto passivo. 
(Fattispecie relativa all'induzione di una donna  a prestazioni sessuali, da parte del Sindaco per avere un'alloggio popolare). (VC)



Delitti contro la libertà individuale - Violenza sessuale - In genere - Induzione a prestazioni sessuali mediate abuso della qualità e dei poteri di pubblico ufficiale - Concorso formale eterogeneo con il reato di concussione – Configurabilità – Rif. Leg. art. 609 bis cod. pen.

autore: Cianciolo Valeria