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Affido esclusivo per il genitore che si fa disprezzare dalla prole e non è disposto al cambiamento. Tribunale di Verbania 17 luglio 2018

Mercoledì, 26 Settembre 2018
Giurisprudenza | Affidamento dei figli | Merito
Tribunale di Verbania, sentenza del 17 luglio 2018 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Giudizio di divorzio. Richieste dei genitori in punto affidamento condiviso dei figli non corrispondenti all'interesse dei minori.
Nel corso dell'audizione i figli hanno manifestato autentico disprezzo e timore nei confronti del padre.
L'immagine del padre agli occhi dei figli è di un soggetto totalmente disinteressato, che li ricatta arrivando a dire che corrisponderà il mantenimento a condizione che essi accettino di incontrarlo, di un padre incapace di dialogare, che conosce quale unico modo di rapportarsi ai figli le minacce, gli insulti, le violenze verbali e anche fisiche.
Siffatta pessima considerazione non è conseguenza di un discredito provocato dalla madre.
Il contegno del genitore è distonico rispetto ad un affido condiviso, il quale presuppone maturità nell'esercizio delle funzioni genitoriali, capacità di cambiamento, laddove il proprio modo di essere crea incomunicabilità con i figli, o peggio provoca in loro sofferenza tanto da portarli al rifiuto della figura genitoriale.
In punto economico il padre non ha fornito alcuna indicazione circa l'ammontare del proprio reddito annuo e circa la somma che riterrebbe essere in grado di corrispondere in favore del mantenimento dei minori.
Anche in sede di separazione aveva dichiarato di essere disoccupato e tuttavia concordava in euro 1000 il contributo al mantenimento dei figli e si accollava tutte le spese dell'abitazione.
Deve ritenersi pertanto inverosimile l'asserito stato di disoccupazione.

autore: Fossati Cesare