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Per neutralizzare il conflitto familiare entra in scena il coordinatore genitoriale. Tribunale di Milano, 29 luglio 2016

Giovedì, 24 Novembre 2016
Giurisprudenza | Affidamento dei figli | Merito
Tribunale di Milano, decreto 29 luglio 2016 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Nell'ambio del conflitto sulla gestione del figlio dopo la scissione della coppia genitoriale, quest'ultima si rivolge al Tribunale chiedendo la modifica delle condizioni di affido già stabilite dal Tribunale minorile e modificate dalla Corte d'Appello.
Disposta CTU psicodiagnostica sulle parti e il minore, emergono nei primi difficoltà emotive che incidono sulla capacità genitoriale e unitamente alle dinamiche separative possono pesare sullo sviluppo della minore e determinare un serio rischio evolutivo. 
Viene proposto l'inserimento della figura del coordinatore genitoriale, con ruolo vicario e di supporto nella gestione della genitorialità, nella individuazione delle scelte, delle visite, nella loro attuazione.
Trattasi di figura incaricata del compito di facilitare la risoluzione delle dispute tra genitori altamente conflittuali allo scopo di ridurre l'eccessivo ricorso alle azioni giudiziarie.
Al coordinatore viene affidato anche un ruolo di tutela a protezione del minore, con il compito di segnalare all'autorità giudiziaria minorile ogni situazione di concreto pregiudizio psicofisico al minore.
La figura del coordinatore genitoriale è conosciuta e sperimentata in altri ordinamenti giuridici.

autore: Fossati Cesare