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Brevi considerazioni in merito al ricorso straordinario in Cassazione dei provvedimenti ablativi o limitativi della responsabilità  genitoriale. Approfondimenti dottrinali di Francesca Ferrandi

  1. La questione. La tematica relativa all’ammissibilità del ricorso straordinario in Cassazione dei provvedimenti sulla responsabilità genitoriale, è stata, per molto tempo, risolta negativamente da una consolidata posizione giurisprudenziale1 ferma nel ritenere i provvedimenti in questione non dotati dei caratteri di decisorietà e definitività in senso sostanziale, richiesti, invece, per l’esperibilità del mezzo di cui all’art. 111, comma VII, Cost.

Simile negazione, trovava, poi, riscontro nella pretesa di ricondurre tutti i provvedimenti riguardanti i figli all’interno dell’area della giurisdizione volontaria, dal momento che a tale inquadramento sistematico faceva da contraltare la non attitudine al giudicato e il correlato regime di stabilità ridotta, quale quello di cui alla disposizione dell’art. 742 c.p.c.2

1 Cass., sez. unite, 15 luglio 2003, n. 11026, in Giur. it., 2004, 1162; in senso conforme cfr. Cass., 14 maggio 2010, n. 11756, in CED Cassazione, 2010.

2 Cfr. CECCHELLA, Diritto e processo nelle controversie familiari e minorili, Bologna, 2018, 221.

Mercoledì, 28 Ottobre 2020
Dottrina | Processo civile
Brevi considerazioni in merito al ricorso straordinario in Cassazione dei provvedimenti ablativi o limitativi della responsabilità genitoriale. Approfondimenti dottrinali di Francesca Ferrandi Brevi considerazioni in merito al ricorso straordinario in Cassazione dei provvedimenti ablativi o limitativi della responsabilità genitoriale. Approfondimenti dottrinali di Francesca Ferrandi

  1. La questione. La tematica relativa all’ammissibilità del ricorso straordinario in Cassazione dei provvedimenti sulla responsabilità genitoriale, è stata, per molto tempo, risolta negativamente da una consolidata posizione giurisprudenziale1 ferma nel ritenere i provvedimenti in questione non dotati dei caratteri di decisorietà e definitività in senso sostanziale, richiesti, invece, per l’esperibilità del mezzo di cui all’art. 111, comma VII, Cost.

Simile negazione, trovava, poi, riscontro nella pretesa di ricondurre tutti i provvedimenti riguardanti i figli all’interno dell’area della giurisdizione volontaria, dal momento che a tale inquadramento sistematico faceva da contraltare la non attitudine al giudicato e il correlato regime di stabilità ridotta, quale quello di cui alla disposizione dell’art. 742 c.p.c.2

1 Cass., sez. unite, 15 luglio 2003, n. 11026, in Giur. it., 2004, 1162; in senso conforme cfr. Cass., 14 maggio 2010, n. 11756, in CED Cassazione, 2010.

2 Cfr. CECCHELLA, Diritto e processo nelle controversie familiari e minorili, Bologna, 2018, 221.

autore: Zadnik Francesca