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Ammonimento e potere discrezionale del Questore - T.A.R. Lombardia Brescia, Sez. I, sent. 1 luglio 2024 n. 595

Lunedì, 30 Dicembre 2024
Giurisprudenza | Violenza - Ordini di protezione | Merito Sezione Ondif di Brescia
T.A.R. Lombardia Brescia, Sez. I, sentenza 1 luglio 2024 n. 595 – Pres. Gabbricci, Ref. Est. Di Paolo per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

L'ammonimento, ai sensi dell'art. 3 della L. n. 119/2013, è una misura di prevenzione personale atipica a firma del Questore, quale Autorità di pubblica sicurezza, cui ricorrere, nei casi in cui alle forze dell'ordine sia segnalato, in forma non anonima, un fatto che debba ritenersi riconducibile ai reati di cui agli artt. 581 (percosse), nonché 582, 2° comma (lesioni personali), c.p., in un ambito di violenza domestica, con la finalità propria dei provvedimenti cautelari, ante delictum, di prevenire la commissione di fatti costituenti reato anche più gravi. Infatti, il potere di ammonimento è inquadrabile nell'ambito della funzione di prevenzione dell'Amministrazione, in quanto finalizzato ad evitare che condotte potenzialmente aggressive di beni giuridicamente protetti degenerino in atti effettivamente offensivi e tali da integrare le corrispondenti fattispecie incriminatrici.
I provvedimenti di ammonimento non postulano la piena prova della commissione di condotte violente, essendo sufficiente l'acquisizione di un quadro indiziario che renda verosimile l'esistenza di condotte di violenza domestica, nell'ambito del quale il Questore interviene esercitando un potere valutativo ampiamente discrezionale, sindacabile dal giudice amministrativo solo nei casi di manifesta insussistenza dei presupposti di fatto che legittimano l'adozione del provvedimento e di una manifesta irragionevolezza e sproporzione.

Violenza e stalking – Ammonimento - Potere discrezionale del Questore – Rif. Leg. artt. 2, 3, 7 e 8 della L. 7 agosto 1990, n. 241; art. 3 del D.L. 14 agosto 2013, n. 93; Cp artt. 581, 582 e 612-bis comma 2 c.p.; art. 8, commi 1 e 2, del D.L. 23 febbraio 2009, n. 11; art. 8 CEDU

editor: Cianciolo Valeria