Alla cortese attenzione
Dott.ssa Claudia Giudici, Garante regionale per l’infanzia e adolescenza dell’Emilia -Romagna
per conoscenza:
Dott.ssa Carla Garlatti, Garante nazionale dell’infanzia e adolescenza
Dott. Riccardo Bettiga, Garante regionale dell’infanzia e adolescenza della Lombardia
Dott.ssa Tatiana Amato
Dott. Mario Mariotti ISCRA
Dott. Marco Zanoli
Dott.ssa Nicoletta Modena
Dott. Daniele Di Girolamo
Dott. Franco Boldrini
Dott. Giovanni Battista Camerini
Dott. Giovanni Lopez
Dott. Marco Pingitore
Dott.ssa Morena Peggi
Dott.ssa Agnese Cheli
Dott.ssa Giovanna Spagnoli
Avv. Carlo Ioppoli Presidente ANFI ( Associazione familiaristi italiani)
Ondif - Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia
Dott. Carlo Evangelista ( podcast “ Genitori in onda”)
Comune di Modena / Servizi Sociali
Centro per le famiglie di Modena
Comune di Bologna Servizi Sociali/ tutela minori
Gentilissimi,
sono una ex docente e scrivo per riportare una problematica che ho vissuto a scuola con i miei studenti e ho sentito la loro sofferenza, la loro insicurezza, il loro disagio ed addirittura ora la sto vivendo a livello personale come nonna: “Il rifiuto genitoriale immotivato”.
C’è un’emergenza di cui, penso, dobbiamo prendere atto, un disagio sociale, relazionale che lede la crescita affettiva e la salute mentale dei figli, si calpestano i loro diritti ed il loro diritto alla bigenitorialità.
La cosa più drammatica è che nessuno vuole andare a fondo a questa problematica, il tempo passa, invece di esserci tempestività, i tempi quindi si dilatano, si cristallizza una situazione sempre più grave e il diniego-rifiuto è inevitabile e diventa così irreversibile.
Tutti rimandano le decisioni ad altri: il Giudice ai Servizi Sociali con percorsi spesso inidonei, con percorsi di sostegno genitoriale, con Operatori vari che spesso portano a risultati peggiorativi, poi si ripassa dal tribunale, dal Giudice con Ctu, Cpt, curatori…, tutti delegano, nessuno decide, nessuno interviene per bloccare questo iter catastrofico ed intanto, con tempi lunghissimi per ogni passaggio, il rapporto figlio-genitore è già deteriorato in modo definitivo ed irrecuperabile.
Il genitore che ostacola senza motivazione la relazione con l’altro genitore non viene sanzionato, nessun provvedimento cautelativo viene adottato nei suoi confronti e i minori, trovandosi invischiati in situazioni pesantissime e destabilizzanti per la loro età, pagano un altissimo prezzo con danni psichici gravi, irreparabili. Mi chiedo: qual è il Supremo interesse del minore?
Il rifiuto alla continuità dei legami familiari non deve essere accettato assolutamente, ma ripristinato tempestivamente con la naturale e fondamentale relazione tra genitori-figli
Io abito in Emilia-Romagna, a Modena e sto seguendo, leggendo di incontri, convegni che si fanno in altre regioni italiane che hanno attivato gruppi di lavoro tra Esperti ed affermati Professionisti con la partecipazione attiva dei Garanti Regionali dei Diritti dell’Infanzia e adolescenza per stabilire, condividere insieme protocolli comuni, confrontandosi e lavorando in modo sinergico e multidisciplinare, escogitando interventi e linee guida per sensibilizzare, dare indicazioni al Legislatore e salvaguardare il così celebrato “Supremo interesse del minore”.
Cito:
” Continua il significativo apporto tecnico del gruppo di lavoro sotto l’attenta supervisione del Garante dell'Infanzia e Adolescenza della Regione Lombardia, Dott. Riccardo Bettiga, sulla stesura di un documento programmatico per gli operatori del settore sul Rifiuto genitoriale.
Il gruppo di studio e lavoro è costituito da Giudici, Avvocati, Assistenti Sociali, Educatori Professionali, Pedagogisti, Psicologi/ Psicoterapeuti, Neuropsichiatri e Psichiatri.
Il coordinamento del gruppo è della
Dott.ssa Amato Tatiana Presidente del
Centro Studi Professionale Radici Sociali, in collaborazione con la Dott.ssa Conti, il Prof. Giovanni Battista Camerini con il coordinamento scientifico che ha tracciato le fondamenta e in collaborazione con il Dott. Lopez che ha sviluppato gli aspetti clinici.
E poi il gruppo Psicopedagogico con il Dott. Paolo di Mattia, Dott. Generoso Petrillo, Dott.ssa Anna Pizzavini, Dott. Renato Riposati che hanno stilato le linee di indirizzo socio-educativo, e i legali, Coordinati dall'Avv. Odino in collaborazione con Avv. Tommaso Raschella, Avv. Cristina Lazzarini, Avv. Cesare Fossati, Avv. Raffaella Lacerenza, Avv. Lucrezia Mollica, Avv. Rosa Maria Fiandaca, Avv. Adele Fiaschetti.
A breve ci sarà un incontro per la condivisione del documento definitivo, con l'obiettivo di creare un’Alta Formazione multiprofessionale sul tema e un vademecum operativo.”
Poi leggo Forum / incontri su questa tematica proposti dalle sezioni Ondif della regione Liguria il 28 novembre, il 15 novembre in Puglia presso l’Ateneo barese, nel Lazio, tramite l’ordine degli psicologi è avviato un progetto d’intervento presso il Tribunale di Roma, sempre a Roma in un convegno l’ANFI tratterà in questi giorni quali rimedi porre nell’alienazione genitoriale dal punto di vista dell’avvocato familiarista; appena svolto il 18 ottobre a Cosenza un incontro proposto dall’Auser territoriale, poi le sperimentazioni di “ La casa di Nilla” in Calabria e mi sembra proprio, come esplicita il dott. Bettiga, che sia una problematica che sta diventando sempre più sentita e vissuta e che si sta trasformando in un problema sociale sotto tutti i punti di vista.
Perché allora non organizzare un tavolo di lavoro, di studio, di sensibilizzazione anche in Emilia-Romagna con un team di Figure di alto spessore e con le Categorie coinvolte su questo complesso e delicato problema del “rifiuto genitoriale immotivato” così poco trattato ed iniziare a confrontarsi tutti insieme, proponendo protocolli d’intervento comuni su tutto il territorio nazionale e nei Tribunali ?
Quando insegnavo spronavo sempre i miei ragazzi di non smettere di sognare ed ora anch’io sogno.
Io non sono “nessuno” per proporre a Lei, dott.ssa Giudici, Garante dei diritti dell’infanzia e adolescenza E.R. e ai Professionisti che metto in condivisione, di riflettere ed attivarsi per cominciare ad appianare questa problematica. Penso però, che buttando un sassolino e, spero, assieme a tanti altri sassolini si formerà un terreno adatto per aiutare, non solo i miei nipoti, ma tanti minori coinvolti in conflitti familiari, i quali stanno soffrendo ed avranno conseguenze future gravi.
Ringrazio dell’attenzione e della lettura di questa mia mail, mi auspico che gli Operatori coinvolti di tutte le Categorie si attivino ad agire con tempestività ed obiettività attraverso interventi mirati che coincidono con il reale interesse dei figli.
Cordiali saluti
In fede
Pini Chiara
editor: Fossati Cesare