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Sanzionato l’avvocato che si era rivolto alla propria ex moglie con appellativi indecorosi - CNF, sent., 27 marzo 2024, n. 107

Sabato, 31 August 2024
Giurisprudenza | Avvocato | Diritto di Famiglia
CNF, sent., 27 marzo 2024, n. 107 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

L’avvocato ha il dovere di comportarsi, in ogni situazione (quindi anche nella dimensione privata e non propriamente nell’espletamento dell’attività forense), con la dignità e con il decoro imposti dalla funzione che l’avvocatura svolge nella giurisdizione (art. 5 c.d.f., ora 9 ncdf) e deve in ogni caso astenersi dal pronunciare espressioni sconvenienti od offensive (art. 20 c.d.f., ora 52 ncdf), la cui rilevanza deontologica non è peraltro esclusa dalla provocazione altrui, né dalla reciprocità delle offese, né dallo stato d’ira o d’agitazione che da questa dovesse derivare, non trovando applicazione in tale sede l’esimente prevista dall’art. 599 c.p.


Avvocato – Offese rivolte alla moglie – Dignità e decoro - Procedimento disciplinare; Rif. Leg. Artt.9 comma 2 e 63 comma 1, CDF

editor: Ferrandi Francesca