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Comunicato ONDIF, AMI, CAMMINO 23 luglio 2024

Martedì, 23 Luglio 2024
Notizie | Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia | Diritto di Famiglia Sezione Ondif di SEDE NAZIONALE
Comunicato congiunto ONDIF, AMI, CAMMINO Comunicato congiunto ONDIF, AMI, CAMMINO

le Associazioni AMI, CAMMINO e ONDIF, riconosciute dal Consiglio Nazionale Forense tra le associazioni maggiormente rappresentative, preso atto della proroga dell’entrata in vigore del Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie (TPMF), comunicato al Tavolo tecnico costituito presso il Ministero di Giustizia il giorno dopo la pubblicazione del relativo decreto,
MANIFESTATO il grave disappunto per i ritardi nell’attuazione del d.lgs. 149/2022, che ne prevede l’istituzione;

RILEVATO che dopo oltre due anni e mezzo dalla legge delega 206/2021 e dopo oltre un anno e mezzo dal d.lgs. 149/2022 non sono ancora state attuate le misure necessarie per la effettiva entrata in funzione del TPMF alla data inizialmente prevista del 17.10.2024;
PRESO ATTO che l’assenza di concrete ipotesi attuative del disposto normativo, e risolutive di alcune criticità rilevate, ha condotto alla proroga dell’entrata in vigore del Giudice Unico prossimo e specializzato, invocato da tutti gli operatori del settore da decenni e previsto da quasi 3 anni dalla legge delega 206/2021 e da quasi 2 anni dalla pubblicazione del d.lgs. 149/2022;
CONSIDERATO che istituzione e funzionamento del TPMF sono riforma urgente e necessaria e non ulteriormente procrastinabili;
SOTTOLINEATO infatti
1) che istituzione e funzionamento del TPMF, anche se muniti di clausola di invarianza finanziaria:
a. si collocano nel più vasto contesto del PNRR;
b. dalla loro inattuazione derivano paradossalmente conseguenze finanziarie negative per tutto il sistema-Paese e per i singoli cittadini; e
2) che l’attuale sistema binario di giurisdizione (Tribunale ordinario e Tribunale per i minorenni) comporta inutili costi per l’Erario e per l’utenza, e dispersione di risorse con allungamento dei tempi e sovrapposizione di procedimenti e di provvedimenti;
SOTTOLINEATO che istituzione e funzionamento del TPMF costituiscono l’unica soluzione ragionevole per evitare le numerose disfunzioni e contraddizioni che affliggono quotidianamente milioni di cittadini e utenti del sistema giustizia nel settore, anche creando sfiducia nelle Istituzioni, e che hanno motivato la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a condannare più volte l’Italia per violazione degli artt. 6 e 8 della Convenzione EDU nei procedimenti che riguardano persone di età minore e il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ad attenzionare il malfunzionante sistema di giustizia italiana, approvando la Riforma e raccomandando vigilanza e celere attuazione;
RIBADITI alcuni capisaldi imprescindibili della Riforma, e cioè la necessità che:
- i procedimenti relativi ai diritti personalissimi — e in particolare quelli che riguardano i minorenni e i soggetti vulnerabili – siano trattati da magistrati togati specializzati;
- l’approccio multidisciplinare a tali questioni non implica che il giudice debba essere esso stesso multidisciplinare, potendo e dovendo fare ricorso a saperi altri nel contraddittorio tra le Parti, pena la violazione delle regole del giusto processo e di conseguenza dell’art. 111 Cost. e dell’art. 6 della Convenzione EDU;
- i diritti della difesa e il contraddittorio siano attuati dentro e fuori il processo e quindi il d.l.gs. 151/22 sia riportato al corretto rispetto dei principi della l. n. 206/21, circoscrivendo, in accoglimento delle richieste dell’Avvocatura specializzata, ruolo e funzioni dei giudici onorari e dei giudici onorari esperti, limitandone le funzioni attualmente previste e riconducendole al rispetto del contraddittorio e dei diritti di difesa;
ESPRESSA PREOCCUPAZIONE per l’attuale conformazione del TPMF, e in particolare, per il meccanismo di “partenza a fascicoli zero”, che lascerebbe i fascicoli già pendenti a giudici non specializzati;

continua

editor: Fossati Cesare