Impresa familiare. Le dichiarazioni fiscali provano l'ammontare degli utili prodotti riservati al familiare collaboratore - Cass. Civ., Sez. II, sent. 29 maggio 2024 n. 15026
Venerdì, 31 Maggio 2024
Giurisprudenza
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| Regime patrimoniale della famiglia
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L'impresa familiare di cui all'art. 230-bis c.c. appartiene solo al suo titolare, anche nel caso in cui alcuni beni aziendali siano di proprietà di uno dei familiari, in ciò differenziandosi dall'impresa collettiva, come quella coltivatrice, la quale appartiene per quote, eguali o diverse, a più persone, e dalla società, con la quale è incompatibile. L'inesistenza di quote in base alle quali determinare gli utili da distribuire implica che questi ultimi sono assegnati in relazione alla quantità e qualità del lavoro prestato e, in assenza di un patto di distribuzione periodica, non sono naturalmente destinati ad essere ripartiti tra i partecipanti ma al reimpiego nell'azienda o all'acquisto di beni.
Nel caso in cui il partecipante agisca per ottenere la propria quota di utili, questi ha l'onere di provare la consistenza del patrimonio aziendale e la quota astratta della propria partecipazione, potendo a tal fine ricorrere anche a presunzioni semplici, tra cui la predeterminazione delle quote operata a fini fiscali; sul familiare esercente l'impresa grava invece l'onere di fornire la prova contraria rispetto alle eventuali presunzioni semplici, nonché di dimostrare il pagamento degli utili spettanti "pro quota" a ciascun partecipante.
Erronea l'affermazione del giudice di appello che ha reputato che non fosse stata offerta la prova né dell'ammontare degli utili, né della quota spettante all'attrice né che alcuna somma le fosse stata versata.
Le dichiarazioni fiscali prodotte costituiscono un elemento presuntivo dal quale poter inferire la prova sia dell'ammontare degli utili prodotti sia della misura in cui gli stessi fossero stati riservati al familiare collaboratore, così che, una volta offerta tale prova, ancorché tramite il ricorso a presunzioni semplici, era poi onere del familiare imprenditore documentare che la quota di utili spettanti al familiare non imprenditore fosse stata effettivamente corrisposta.
Comunione legale – Scioglimento della comunione legale - Beni destinati all'esercizio dell'attività imprenditoriale - Comunione de residuo - Impresa familiare – Prova – Rif. Leg. artt. 177, 178, 179, 230-bis, 2730, 2733, 2734 cod. civ.
editor: Cianciolo Valeria
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