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Chiunque ha il diritto di conoscere la data e le ragioni per cui i suoi dati personali sono stati consultati - CGUE, Sez. I, Sent., 22 giugno 2023, causa C 579/21

Giovedì, 29 Giugno 2023
Giurisprudenza | Legittimità | Riservatezza
CGUE, Sez. I, Sent., 22 giugno 2023, causa C 579/21 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

L’articolo 15, paragrafo 1, del Regolamento 2016/679 dev’essere interpretato nel senso che le informazioni relative a operazioni di consultazione dei dati personali di una persona, riguardanti le date e le finalità di tali operazioni, costituiscono informazioni che detta persona ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento in forza di tale disposizione. Per contro, la suddetta disposizione non riconosce un siffatto diritto con riferimento alle informazioni relative all’identità dei dipendenti di detto titolare che hanno svolto tali operazioni sotto la sua autorità e conformemente alle sue istruzioni, a meno che tali informazioni siano indispensabili per consentire all’interessato di esercitare effettivamente i diritti che gli sono conferiti da tale regolamento e a condizione che si tenga conto dei diritti e delle libertà di tali dipendenti. (FF)


Rinvio pregiudiziale – Trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articoli 4 e 15 – Portata del diritto di accesso alle informazioni di cui all’articolo 15 – Informazioni contenute negli archivi generati da un sistema di trattamento (log data) – Articolo 4 – Nozione di “dati personali” – Nozione di “destinatari” – Applicazione nel tempo; Rif. Leg. Artt. 4 e 15 Regolamento (UE) 2016/679.

editor: Ferrandi Francesca