Lo spirito di liberalità non è incompatibile con l'esasperata conflittualità delle parti - Tribunale di Milano, Sez. IV, sent. 15 settembre 2022 n. 7173
Lo spirito di liberalità che connota il depauperamento del donante e l'arricchimento del donatario va ravvisato nella consapevolezza dell'uno di attribuire all'altro un vantaggio patrimoniale in assenza di qualsivoglia costrizione, giuridica o morale. Tale spontaneità dell'attribuzione patrimoniale non è incompatibile con l'esasperata conflittualità esistente tra le parti al momento del contratto, la quale si atteggia come elemento fattuale del tutto neutro rispetto alla causa della donazione, non integrando né un'ipotesi di cogenza giuridica, né un'ipotesi di costrizione morale, salva l'eventuale rilevanza di motivi di annullamento del contratto per vizio della volontà.
Donazione – Rif. Leg. artt. 698, 782, 978, 1373, 1441 cod. civ.
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