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La percezione della pensione di vecchiaia può comportare una riduzione dell’assegno divorzile - Tribunale di Verona, decr. 10 gennaio 2023, n. 348


Si ringrazia l’avv. Barbara Lanza, responsabile Ondif Veneto, per la segnalazione del provvedimento e per la redazione della massima

Lunedì, 30 Gennaio 2023
Giurisprudenza | Divorzio | Merito Sezione Ondif di Verona
Tribunale di Verona, decr. 10 gennaio 2023, n. 348; est. Dott.ssa Claudia Dal Martello per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi
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Il tribunale scaligero ha ritenuto che la percezione della pensione di vecchiaia da parte del soggetto beneficiario rappresenti sì un miglioramento della sua situazione reddituale ma non è tale, per la sua misura, da portare all’elisione dell’assegno divorzile, quanto piuttosto ad una riduzione, senza che ne vengano meno né la componente assistenziale, né quella perequativa- compensativa.
Si è tenuto, altresì, conto dell’ammontare complessivo dell’assegno divorzile erogato e dei positivi effetti che tutt’ora perdurano sul patrimonio dell’obbligato incrementandolo in virtù del sacrificio della resistente, che lasciò il lavoro per dedicarsi alla famiglia, e che non si sono del tutto esaurite al momento del divorzio, continuando a produrre, sia pure in misura inferiore, riflessi positivi.



Divorzio – Assegno divorzile; Rif. Leg. L. n. 898 del 1970

autore: Ferrandi Francesca