Avvocato. Lo stress causato dalla maternità non giustifica le offese contenute in atti redatti in forma scritta - Cass. Civ., Sez. Un., Sent., 14 dicembre 2022, n. 36660
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Le espressioni sconvenienti od offensive vietate dall'art. 20 del codice deontologico forense (nel testo applicabile "ratione temporis", oggi art. 52) rilevano di per sè, a prescindere dal contesto in cui sono usate e dalla veridicità dei fatti che ne sono oggetto, dovendosi escludere che tale divieto, appunto previsto a salvaguardia della dignità e del decoro della professione, si ponga in contrasto con il diritto, tutelato dall’art. 21 Cost., di manifestare liberamente il proprio pensiero, il quale non è assoluto ma trova concreti limiti nei concorrenti diritti dei terzi e nell'esigenza di tutelare interessi diversi, anch'essi costituzionalmente garantiti. (FF)
Avvocato - Procedimento e sanzioni disciplinari, Rif. Leg. Art. 51 c.p.c.
editor: Ferrandi Francesca
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