Due mamme per una bimba - Tribunale di Bari, decr. 20 luglio 2022
Si ringrazia il Prof. Avv. Domenico Costantino e l'Avvocato Michela Labriola del Foro di Bari, per la segnalazione del provvedimento
Consentita al nato nell'ambito di un progetto di procreazione medicalmente assistita eterologa, praticata da una coppia dello stesso sesso, l'attribuzione dello status di figlio riconosciuto anche dalla madre intenzionale, poiché tale aspetto impinge sulla discrezionalità spettante al legislatore.
Negare il riconoscimento al genitore intenzionale sarebbe lesiva del diritto al riconoscimento formale di un proprio status filiationis, che è elemento costitutivo dell'identità personale, protetta, oltre che dagli artt. 7 e 8 della citata Convenzione sui diritti del fanciullo, dall'art. 2 della Costituzione, e in contrasto con il principio costituzionale di eguaglianza.
In caso di richiesta di trascrizione di atto di nascita straniero di minore nato da maternità surrogata, il ricorso all'adozione in casi particolari, previsto dall'art. 44, comma 1, lett. d) della legge n. 184 del 1983 e già considerato praticabile dalla Cassazione, costituisce una forma di tutela degli interessi del minore certo significativa, ma ancora non del tutto adeguata al metro dei principi costituzionali e sovranazionali.
Pur richiamando gli approdi della giurisprudenza di legittimità, che, al fine di evitare un vulnus, ha ritenuto applicabile l’adozione non legittimante in base a un’interpretazione estensiva dell’ art. 44, comma 1, lett. d), della legge n. 184 del 1983, in favore del partner dello stesso sesso del genitore biologico del minore, è urgente una diversa tutela del miglior interesse del minore, in direzione di più penetranti ed estesi contenuti giuridici del suo rapporto con la madre intenzionale, che ne attenui il divario tra realtà fattuale e realtà legale, invocando l’intervento del legislatore. (VC)
PMA - PMA praticata da coppie dello stesso sesso – Maternità surrogata – Rif. Leg. artt. 8 e 9 della legge 19 febbraio 2004; art. 250 cod. civ.; artt. 2, 3, 30 e 117, comma 1, Cost.; artt. 2, 3, 4, 5, 7, 8 e 9 della Convenzione sui diritti del fanciullo; artt. 8 e 14 CEDU
Consentita al nato nell'ambito di un progetto di procreazione medicalmente assistita eterologa, praticata da una coppia dello stesso sesso, l'attribuzione dello status di figlio riconosciuto anche dalla madre intenzionale, poiché tale aspetto impinge sulla discrezionalità spettante al legislatore.
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autore: Cianciolo Valeria
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