Assegno divorzile. Occorre provare il sacrificio di prospettive reddituali e professionali - Tribunale Castrovillari, sent. 17 giugno 2022, n. 139
La funzione riequilibratrice dell'assegno non è finalizzata alla ricostituzione del tenore di vita endoconiugale, ma soltanto al riconoscimento del ruolo e del contributo fornito dall'ex coniuge economicamente più debole alla realizzazione della situazione comparativa attuale.
La differenza reddituale tra gli ex coniugi non legittima di per sé sola il riconoscimento dell'assegno divorzile, dovendo accertarsi dal giudice del merito se quella sperequazione sia conseguenza di scelte naturate durante la vita matrimoniale dalla coppia nella distribuzione dei ruoli, in esito alla quale il coniuge richiedente, economicamente più debole, rinunciando anche a proprie aspettative di crescita professionale, abbia contribuito alla formazione del patrimonio familiare e di quello dell'altro coniuge, avuto riguardo alla durata del matrimonio e ad all'età dell'avente diritto. (VC)
Assegno divorzile – Onere della prova – Rif. Leg. Artt. 316 bis, 337 ter, 337 septies cod. civ.; art. 5 Legge 1 dicembre 1970 n. 898
editor: Cianciolo Valeria
Venerdì, 18 Luglio 2025
Il mantenimento dei figli va ridefinito in base ai redditi attuali dei ... |
Giovedì, 17 Luglio 2025
Nessun assegno divorzile alla moglie che non dimostra di avere rinunciato alle ... |
Giovedì, 17 Luglio 2025
Se entrambi i coniugi lavorano, occorre verificare se il divorzio produca uno ... |
Giovedì, 17 Luglio 2025
La mancata stabile presenza del padre residente in Russia e l’incapacità del ... |