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Vaccino Covid. Autorizzata la somministrazione alla figlia minore serena e convinta delle sue motivazioni - Tribunale di Bologna, Sez. I, decr. 28 marzo 2022 n. 3600

Si ringrazia l’Avv. Vania Giullori del Foro di Bologna, associata della sezione Ondif felsinea, per la segnalazione del provvedimento che volentieri pubblichiamo

Venerdì, 8 Aprile 2022
Giurisprudenza | Merito | Affidamento dei figli | covid-19 | Minori Sezione Ondif di Bologna
Tribunale di Bologna, Sez. I, decr. 28 marzo 2022 n. 3600 – Pres. Palumbi, Rel. Porreca per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Il caso trae origine dalla richiesta di una madre di essere autorizzata a far effettuare alla figlia minorenne, peraltro immunodepressa, il vaccino anti-Covid stante il rifiuto del consenso da parte del padre.
Il collegio, richiamando l’analisi dei dati scientifici ad oggi pubblicati dalle diverse Autorità in materia che depongono, nell’ambito di una valutazione complessiva del rapporto rischi/benefici della vaccinazione, per l’opportunità anche nel caso di specie di dare corso al trattamento sanitario, ha considerato la specifica condizione di salute della minore che è per tale motivo esposta ad un aumento specifico di rischio di contrarre malattie virali.
Il Tribunale ha altresì inteso valorizzare la volontà a sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid 19 della stessa minore, apparsa in sede di audizione come una ragazza matura, serena e convinta delle sue motivazioni che sono apparse condivisibili.
Dunque, il Tribunale ha accolto la richiesta del genitore di essere autorizzato a far somministrare il vaccino alla figlia e altresì condannato il padre resistente a rifondere le spese di lite sulla base di una puntuale applicazione del principio della soccombenza.

(Massima a cura di Vania Giullori)

Covid – Vaccini – Minori – Affidamento condiviso – Rif. Leg. art. 709 ter c.p.c.

autore: Cianciolo Valeria