inserisci una o più parole da cercare nel sito
ricerca avanzata - azzera

Trasmette, tramite WhatsApp, un filmato dal contenuto pedopornografico: condanna confermata - Cass. Pen., Sez. III, Sent., 28 gennaio 2022, n. 3275

Nel caso di specie, il personale della Squadra Mobile della Questura di Caltanissetta aveva eseguito una perquisizione personale nei confronti del ricorrente. Dal sequestro del suo smartphone era emersa l'avvenuta trasmissione, tramite l'applicazione WhatsApp, ad un'utenza straniera di un filmato dal contenuto pedopornografico. Il ricorrente, inoltre, risultava altresì inserito in tre distinte chat di gruppo, nell'ambito delle quali gli utenti si scambiavano analogo materiale pedopornografico. A seguito dell'estensione della perquisizione presso la sua abitazione, le forze dell'ordine avevano rinvenuto un hard disk sul quale erano stati salvati alcuni file multimediali di tipo pedopornografico, nonchè un ulteriore telefono cellulare all'interno del quale erano stati trovati diversi documenti di analogo contenuto.


Francesca Ferrandi

Giovedì, 3 Febbraio 2022
Giurisprudenza | Legittimità | Minori
Cass. Pen., Sez. III, Sent., 28 gennaio 2022, n. 3275; Pres. Aceto, Rel Cons. Scarcella per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Secondo l'id quod plerumque accidit ed in mancanza di elementi idonei a prefigurare un uso promiscuo dell'apparecchio telefonico anche da parte di altre persone, il cellulare costituisce uno strumento di comunicazione ad uso tendenzialmente esclusivo.


Minori – Detenzione di materiale pedopornografico; Rif. Leg. Art. 600-ter e 600-quater c.p.

autore: Ferrandi Francesca