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Valido il testamento se il de cujus soffriva di patologie somatiche non incidenti sulla psiche - Cass. Civ., Sez. II, ord. 9 dicembre 2021, n. 39035

Il ricorso è stato rigettato dagli Ermellini poiché parte attrice, avendo dedotto l’omesso esame di un punto decisivo della controversia, ai sensi dell’articolo 360, n. 5, c.p.c., per la mancata ammissione della consulenza medico-legale sulla scorta di una motivazione insufficiente, avrebbe dovuto dedurre specificamente, l’omesso esame, da parte della Corte di merito, di dati fattuali - documentali o testimonianze - ulteriori rispetto alla documentazione medica, volti a confermare l’esistenza di patologie incidenti sulla capacità psichica del de cuius.

Martedì, 28 Dicembre 2021
Giurisprudenza | Legittimità | Successioni
Cass. Civ., Sez. II, ord. 9 dicembre 2021, n. 39035 – Pres. Manna, Cons. Rel. Gorjan per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

In tema di annullamento del testamento, l'incapacità naturale del testatore postula la esistenza non già di una semplice anomalia o alterazione delle facoltà psichiche ed intellettive del "de cuius", bensì la prova che, a cagione di una infermità transitoria o permanente, ovvero di altra causa perturbatrice, il soggetto sia stato privo in modo assoluto, al momento della redazione dell'atto di ultima volontà, della coscienza dei propri atti o della capacità di autodeterminarsi; peraltro, poiché lo stato di capacità costituisce la regola e quello di incapacità l'eccezione, spetta a chi impugni il testamento dimostrare la dedotta incapacità, salvo che il testatore non risulti affetto da incapacità totale e permanente, nel qual caso grava, invece, su chi voglia avvalersene provarne la corrispondente redazione in un momento di lucido intervallo.

 

Successioni - testamento olografo – nullità – annullabilità - difetto di autografia - incapacità naturale del testatore – omesso esame di un punto decisivo della controversia – Non sussiste -  Rif. Leg. art. 360, n. 5, c.p.c.

autore: Cianciolo Valeria