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L'incuria configura il reato di maltrattamenti - Cass. Pen., Sez. VI, sent., 25 novembre 2021, n. 43570

Cass. Pen., Sez. VI, sent., 25 novembre 2021, n. 43570 -  Pres. Mogini, Cons. Rel. Giordano per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Configurabile il reato di maltrattamenti a fronte della persistente condotta di incuria dell'imputato per la loro frequenza e reiterazione nel corso degli anni, come emblematici del disinteresse verso i bisogni affettivi ed esistenziali della moglie e reiteratamente omissivi agli obblighi di cura verso la moglie e i figli, condotte accompagnate da ingiurie, denigrazione, minacce verbali, sopraffazioni di ogni genere protrattisi per tutta la durata del rapporto coniugale e acuitisi nel corso degli anni giungendo alle vere e proprie aggressioni fisiche che la teste ha descritto. Si tratta di comportamenti che hanno cagionato alla persona offesa uno stato di timore, e di vero e proprio assoggettamento al marito perché la donna si era autoimposta la scelta di non reagire al fine di non correre il rischio della possibile reazione violenta dell'imputato.


Maltrattamenti – Rif. Leg. art. 572 cod. pen.

autore: Cianciolo Valeria