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La posizione di garanzia dell'assistente sociale rispetto agli interessi del minore collocato in comunità  con la madre - Cass. Pen., Sez. IV, Sent., 10 settembre 2021, n. 33596

Nel caso in esame, la Suprema Corte ha ritenuto corretta la valutazione della Corte di appello di Firenze circa il riconoscimento di una posizione di garanzia assunta dall'imputata rispetto alla sfera di interessi del minore essendo stata quest'ultima, in veste di assistente sociale, incaricata, con decreto del Tribunale di Firenze, nel 2010, di assumere l'assistenza del minore, collocato in comunità con la madre, all'evidenza incapace di accudire il figlio visti i trascorsi di tossicodipendenza.
I servizi sociali, nell'esercizio del ruolo che gli è proprio, al fine di prendere le decisioni che gli competono, possono basarsi esclusivamente sugli incontri periodici che si tengono con i soggetti affidati, nonchè su quanto viene loro riferito dal SERT o da coloro che operano nella comunità in cui i soggetti affidati sono collocati.
Secondo la Cassazione, l'imputata, omettendo i suddetti incontri periodici che, appunto, erano doverosi proprio in ragione del ruolo di assistenza che ella era chiamata a svolgere, ha fornito un contributo alla condotta colposa della madre del bambino nella gestione del proprio rapporto con il minore e, conseguentemente alla inescusabile negligenza che aveva dato luogo alla morte del piccolo per intossicazione acuta da buprenorfina, a seguito della tragica ingestione di pasticche del medicinale "subuxone".


Francesca Ferrandi

Cass. Pen., Sez. IV, Sent., 10 settembre 2021, n. 33596; Pres. Piccialli, Rel. Cons. Bellini per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Gli obblighi dell'assistente sociale incaricato della cura del minore collocato in comunità non sono oggetto di analitica disciplina legislativa; tuttavia, la posizione di garanzia che il soggetto incaricato assume riguarda una relazione soggetto affidatario/affidato che, sebbene non comporti un addebito di responsabilità automatico, determina comunque la responsabilità del soggetto garante qualora sia ravvisata violazione di una regola cautelare di condotta da porsi in relazione con l'evento lesivo che la medesima regola mirava a prevenire.


Diritto penale della famiglia – Diritti dei minori – Minori – Posizione di garanzia – Assistenti sociali; Rif. Leg. Art. 40 c.p.; artt. 330 e 333 c.c.

autore: Ferrandi Francesca