Maltrattamenti in famiglia: non è richiesta una totale soggezione della vittima all'autore del reato - Cass. Pen., Sez. VI, Sent., 15 giugno 2021, n. 23316
Mercoledì, 16 Giugno 2021
Giurisprudenza
| Maltrattamenti e stalking
| Diritto penale della famiglia
| Convivenze
| Legittimità
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Per la configurabilità del reato di cui all’art. 572 c.p. non è richiesta una totale soggezione della vittima all’autore del reato, in quanto la norma di riferimento, nel reprimere l’abituale attentato alla dignità e al decoro della persona, tutela la normale tollerabilità della convivenza (nel caso di specie pacificamente messa in discussione primariamente dai contegni dell’imputato).
Secondo la S.C., la Corte territoriale ha, quindi, coerentemente rimarcato l’indifferenza, al fine dell’integrazione della fattispecie, sia della reciproca litigiosità sottolineata dalla difesa, che del carattere non remissivo della persona offesa.
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA – Diritto penale della famiglia – Convivenza; Rif. Leg. Art. 572 c.p.
autore: Ferrandi Francesca
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