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Diritto dei nipoti maggiorenni interdetti, conviventi con l'ascendente, alla pensione di reversibilità : la parola alla Corte Costituzionale - Cass. Civ., Sez. lav., Ord., 08 aprile 2021, n. 9377

Nel caso di specie, la discendente superstite, orfana e interdetta, vivente a carico dell'ascendente assicurato, aveva già raggiunto la maggiore età all'epoca del decesso del nonno e, dunque, possedeva il requisito anagrafico costituente elemento ostativo all'acquisizione del diritto alla reversibilità; tuttavia, la peculiare condizione, di minorata capacità conseguente allo status di interdetta e di orfana dei genitori, rende rilevante in causa la prospettata questione di legittimità costituzionale rimanendo altrimenti precluso il diritto della nipote alla pensione di reversibilità.

Cass. Civ., Sez. lav., Ord., 08 aprile 2021, n. 9377; Pres. Manna, Rel. Cons. Mancino per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Con la presente pronuncia, la Corte di Cassazione visti l’art. 134 Cost., L. Cost. 9 febbraio 1948, n. 1, art. 1 e la L. 11 marzo 1953, n. 87, art. 23, dichiara rilevante e non manifestamente infondata, la questione di legittimità costituzionale del D.P.R. 26 aprile 1957, n. 818, art. 38 (Norme di attuazione e di coordinamento della L. 4 aprile 1952, n. 118, sul riordinamento delle pensioni dell'assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti), nella parte in cui non include, tra i soggetti ivi elencati, anche i maggiori orfani e interdetti dei quali risulti provata la vivenza a carico degli ascendenti, in relazione agli artt. 3 e 38 Cost.

PREVIDENZA - Pensioni - Pensioni indirette o di reversibilità – Diritto di famiglia; Rif. Leg. R.D.L. n. 636 del 1939, art. 13, modificato dalla L. n. 903 del 1965, D.P.R. 26 aprile 1957, n. 818, art. 38, artt. 3, 36 e 38 Cost., artt. 315-bis, 316-bis e 317-bis c.c.

editor: Ferrandi Francesca