
Un generoso assegno di mantenimento per il figlio maggiorenne può condurre a sicuri fatti diseducativi? - Cass. Civ. Sez. I, Ord., 28 gennaio 2021, n. 2020
domenica, 31 gennaio 2021
Giurisprudenza | Legittimità | Divorzio | Figli maggiorenni | Mantenimento dei figli
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L'interesse morale del figlio, minorenne o maggiorenne non autosufficiente, torna a valere per una lettura di sistema in cui, specularmente fissati il dovere dei genitori ed il diritto del figlio, rispettivamente, di educare e di essere educato, di assistere moralmente e di essere assistito moralmente, nel rispetto di capacità, inclinazioni naturali ed aspirazioni del figlio stesso (art. 147 c.c., art. 315-bis c.c., commi 1 e 2, art. 337-ter c.c., commi 1 e 2), l'interesse diviene, nella sua centralità, il fine destinato ad ispirare l'esercizio della responsabilità genitoriale e, comunque, ogni provvedimento giudiziale tanto in ipotesi di permanenza dei vincolo coniugale che di suo allentamento, scioglimento o caducazione o, ancora, anche rispetto a figli di genitori non coniugati, per contenuti patrimoniali, o meno.
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