Il deficit assistenziale per il minore consente di rivedere la custodia cautelare. Cass. pen. 9 ottobre 2020, n. 36884
Sabato, 9 Gennaio 2021
Giurisprudenza
| Minori
| Diritto penale della famiglia
| Legittimità
Sezione Ondif di Roma
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La Suprema Corte, nell'esprimersi in merito al diniego, relativo alla richiesto dell'imputato di sostituire la misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari al fine di assistere il figlio infraseienne affetto da un grave disturbo dello spettro autistico, nonostante la presenza della madre, afferma che nella valutazione in merito alla "assoluta impossibilità" della madre di occuparsi del figlio minore deve considerarsi centrale l'integrità psico-fisica del bambino da accudire in relazione alla necessaria assistenza da parte di entrambi i genitori.
Gli Ermellini evidenziano che occorre considerare come sia irrinunciabile la funzione paterna, che oggi non può più essere interpreta come semplicemente suppletiva di quella materna, ma del tutto autonoma.
autore: Fossati Cesare
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