
Il reato di maltrattamenti in famiglia è configurabile anche in presenza di un rapporto familiare di fatto - Cass. Pen., Sez. VI, Sent., 01 dicembre 2020, n. 34086
Cass. Pen., Sez. VI, Sent., 01 dicembre 2020, n. 34086; Pres. Fidelbo, Rel. Cons. Costanzo
lunedì, 14 dicembre 2020
Giurisprudenza | Legittimità | Diritto penale della famiglia | Maltrattamenti e stalking
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Il delitto di maltrattamenti è configurabile pure se con la vittima degli abusi vi sia un rapporto familiare di mero fatto, desumibile, in assenza di una stabile convivenza, dall'avvio di un progetto di vita basato sulla reciproca solidarietà e assistenza; come nel caso di una situazione di condivisa genitorialità derivante dalla filiazione, che, pur in assenza di una anche solo iniziale materiale convivenza, abbia, non essendo stata la filiazione un esito solo occasionale dei rapporti sessuali ma avendo, almeno nella fase iniziale del rapporto, prodotto una significativa relazione di carattere affettivo, ingenerato l'aspettativa di un rapporto di solidarietà personale autonomo rispetto ai vincoli giuridici derivanti dalla filiazione.
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