
L'ascolto diretto del minore è forma privilegiata di partecipazione. Cass. 13 novembre 2020 n. 25653
sabato, 21 novembre 2020
Giurisprudenza | Minori | Legittimità
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In relazione all'audizione del minore infradodicenne capace di discernimento, prevista a pena di nullità, il Giudice Istruttore ha l'obbligo di specifica e circostanziata motivazione, non solo se ritiene il minore incapace di discernimento, ovvero l'esame manifestamente superfluo o in contrasto con l'interesse del minore, ma anche se il Giudice opti, in luogo dell'ascolto diretto, per un ascolto effettuato nell'ambito delle indagini peritali, atteso che l'ascolto diretta dà spazio alla partecipazione attiva del minore, mentre la consulenza è indagine che prende in considerazione fattori diversi, quali la personalità e la capacità genitoriali.
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