
Per l’annullamento del testamento ha rilievo la condanna per il reato di circonvenzione di incapace - Cass. civ., sez. II, ord. 15 giugno 2020, n. 11467
Per l’annullamento del testamento ha rilievo la condanna per il reato di circonvenzione di incapace
venerdì, 17 luglio 2020
Giurisprudenza | Diritto penale della famiglia | Legittimità
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Qualora, in sede penale, sia stata pronunciata in primo o in secondo grado la condanna, anche generica, alle restituzioni e al risarcimento dei danni cagionati dal reato a favore della parte civile, ed il giudice di appello o la corte di cassazione, nel dichiarare il reato estinto per amnistia o per prescrizione, decidano sull'impugnazione ai soli effetti delle disposizioni e dei capi della sentenza che concernono gli interessi civili, una tale decisione, se la predetta condanna resta confermata, comportando necessariamente, quale suo indispensabile presupposto, l'affermazione della sussistenza del reato e della sua commissione da parte dell'imputato, dà luogo a giudicato civile, come tale vincolante in ogni altro giudizio tra le stesse parti, in cui si verta sulle conseguenze, anche diverse dalle restituzioni o dal risarcimento, derivanti dal fatto, la cui illiceità, ormai definitivamente stabilita, non può più essere messa in discussione. Testamento – Circonvenzione di incapace - Conferma della condanna - Giudicato civile - Configurabilità - Efficacia vincolante in ogni altro giudizio tra le stesse parti vertente sulle conseguenze derivanti dal fatto illecito – Rif. Leg. art. 578 e 651 c.p.p.; art. 2909 c.c.
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