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Tentato omicidio e calunnia nell'ambito di separazione giudiziale. Cass. pen. 15 aprile 2020 n.12208

La consapevolezza del denunciante in merito all'innocenza della persona accusata può escludersi solo quando la supposta illiceità del fatto denunciato sia ragionevolmente fondata su elementi oggettivi, connotati da un riconoscibile margine di serietà, e tali da ingenerare concretamente la presenza di condivisibili dubbi da parte di una persona di normale cultura e capacità di discernimento, che si trovi nella medesima situazione di conoscenza. (Nel caso di specie, il marito accusava la moglie, con la quale era in corso un procedimento di separazione giudiziale, del reato di tentato omicidio mediante la somministrazione, in due occasioni, di caffè avvelenato tanto da causargli i segni tipici di avvelenamento).