L'avvocato bugiardo e le decisioni delle Sezioni Unite della Cassazione. Cass. civ. Sez. Unite, Sent., 17 dicembre 2019, n. 33373.
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Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare sono impugnabili dinanzi alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, ai sensi dell'art. 56 del R.D.L. n. 1578 del 1933 soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge. Ne deriva che l'accertamento del fatto, l'apprezzamento della sua rilevanza rispetto alle imputazioni, la scelta della sanzione opportuna e, in generale, la valutazione delle risultanze processuali non possono essere oggetto del controllo di legittimità, salvo che si traducano in un palese sviamento di potere, ossia nell'uso del potere disciplinare per un fine diverso da quello per il quale è stato conferito. Non è, dunque, consentito alle Sezioni Unite sindacare, sul piano del merito, le valutazioni del giudice disciplinare, che non possono essere oggetto del controllo di legittimità se non nei limiti di una valutazione di ragionevolezza.
autore: Zadnik Francesca
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