La morte del coniuge e gli effetti sulle pronunce non ancora passate in giudicato. Cass. civ. Sez. VI - 1, Ord., 2 dicembre 2019, n. 31358; Pres. Genovese, Cons. Rel. Nazzicone.
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Nel giudizio di divorzio la sopravvenuta morte del coniuge determina la cessazione della materia del contendere, con riferimento al rapporto di coniugio ed a tutti i profili economici connessi, onde l'evento della morte sortisce l'effetto di travolgere ogni pronuncia in precedenza emessa e non ancora passata in giudicato, assumendo esso rilevanza in relazione alla specifica res litigiosa
autore: Zadnik Francesca
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